COMMISSIONE TRILATERALE

 

Chi sono i membri della Trilateral Commission
La membership della Commissione ha avuto un’evoluzione coerente con i nuovi orizzonti ed i nuovi temi da affrontare.

La Trilateral Commission è un’associazione di persone fisiche; i soci sono soci a titolo personale e non hanno nessun obbligo di rappresentanza nei confronti del paese da cui provengono. Per migliorare il livello dialettico delle discussioni, si è inoltre sempre cercato – nel rispetto dei confini dell’ area “trilaterale” – di avere adesioni dal maggior numero di paesi possibile, e ciò soprattutto in Europa dove il problema è più evidente  dato il grande numero di paesi che la compongono.

Per l’Europa, all’inizio le persone interessate provenivano esclusivamente dai paesi CEE o da quelli, come la Norvegia, che per un certo periodo ne hanno fatto parte. A partire dagli anni ’90 si è però registrato il passaggio nell’area democratica dei paesi prima facenti parte del Patto di Varsavia e poco per volta la Trilaterale ha potuto allargare la propria membership anche a cittadini di quell’area.

A partire dagli ultimi anni ’90, inoltre, si è sentita la necessità di estendere il colloquio, oltre che a cittadini dei paesi “trilaterali” anche a quelli di altre aree, soprattutto in relazione all’approfondimento di temi che li coinvolgessero.

In questo spirito, dal 1998 è diventato operante uno speciale gruppo di 20-25 soci triennali che, senza implicare la costituzione di nuovi gruppi nazionali, può assicurare in modo continuativo la presenza di voci importanti al di fuori dell’area trilaterale: ne hanno fatto parte, a titolo personale, autorevoli personalità della Cina e di Taiwan, della Russia, dell’India, del Brasile, della Turchia, del Sud Africa, dei paesi arabi ed altri ancora.

Infine, dal 2000 la Trilateral Commission ha esteso il Gruppo Nord Americano (Canada e Stati Uniti) al Messico ed ha trasformato il Gruppo Giapponese in "Gruppo Asia-Pacifico” per comprendere anche altri paesi di quello scacchiere: Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda con gruppi nazionali; i cinque paesi ASEAN (Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Tailandia) con membri a titolo personale.
Con l’ultima Riunione Plenaria (Washington, Aprile 2008) è stato deciso l’allargamento ulteriore a Cina e India, che hanno costituito propri gruppi nazionali, formalmente attivi a partire dalla riunone plenaria di Tokyo, aprile 2009.

Il Gruppo Europeo ha continuato ad ampliarsi come numero di paesi, pur lasciando inalterato il numero dei soci (è stato stabilito un tetto massimo di 160 membri). Sono così entrati, nel corso degli ultimi anni, esponenti della Polonia, dell’Ungheria, della Repubblica Ceca, dell’Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria e Cipro, in parallelo con l’iter di adesione di questi paesi all’Unione Europea o, in qualche caso, anticipandolo. Il numero dei soci per ciascun paese è parametrato alla popolazione e al PIL e con questo criterio i paesi maggiori (Francia, Germania, Italia, Regno Unito) hanno una quota di 18 membri e gli altri a decrescere.

La Norvegia, non membro UE, ha sempre fatto parte della Commissione.

Per l’elenco dei soci fare click qui.